Pierino Sarli
“Un homme
fort riche peut manger des
entremets… juir d’un palais à la campagne et d’un autre à la ville, mettre un duc dans sa famille
et faire de son fils un grand seigneur:
cela est juste… mais il appartient
peut etre à d’autres de vivre contents.” (La Bruyère)
Quando un uomo riesce a creare sensazioni nuove nell’animo
altrui, può allora definirsi un poeta o un artista. Non importa a quale grado
debbano appartenere le sensazioni che riesce a creare, visto che la mente umana
è capace di contenerle tutte, ciò che conta è riuscire a subliminizzare
momenti, pensieri, idee e concetti che, in quell’attimo, offrono interrogativi
e suscitano scoperte che poi apprendiamo essere parti di noi stessi.
In questi termini Pierino Sarli
può definirsi un artista.
Sarli è un esteta dell’insolito e vuole costruire sui ricordi un
sublime e maestoso mondo presente. Molti di coloro i quali lo conoscono sanno
solo ciò che lui vuole si sappia: il timido e il vanitoso, il timoroso e il
sicuro, ma anche e soprattutto il self made man costruito, cosa insolita, su basi
intellettuali.
Sarli è un creatore, qualche volta un rifacitore, ma solo per
imprimere il suo tocco fascinoso a visioni, immagini e ricordi che, per molti
versi, sono depositari di ansie e di vecchie cure; ansie e cure che il suo
pennello evidenzia magnificamente quando osserviamo le nuvole che avvolgono e
accarezzano un ambiente desolato, il pendio che non si sa se è ripido o
scosceso o degrada lentamente, il ponte girevole di Taranto trasferito su un immaginario
fiume del milanese avvolto dallo smog, la desolata barchetta che attende invano
su un arenile dello Jonio. Questi sono soltanto
alcuni esempi che fanno della pittura di Sarli un
compendio dell’arte e dei pensieri del nostro artista.
Ama essere un artista senza distaccarsi dalla materia;
vuole essere coraggioso senza mai essere lasciato solo; vuole essere prezioso
facendosi credere in pericolo: aspetti, questi, del suo carattere che sono
identificabili nelle sue opere e non per niente il Presidente Sandro Pertini lo
ha premiato quale uno dei maestri viventi dell’arte contemporanea.
Queste sfaccettature e spigolosità sono in Sarli delle aperture a modi diversi dal suo solito modo di
pensare che, grazie alla tela, ha definito quale sua etica di vita e l’ha
donata al prossimo.